Esperienze

Scopri le bellezze naturali e storiche del Cilento

Parco Nazionale del Cilento

Il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano fu istituito nel 1991 e nel 1997 è diventato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO.

Secondo parco in Italia per dimensioni, si estende dalla costa tirrenica fino ai piedi dell’appennino campano-lucano.

La straordinaria ricchezza naturalistica si affianca ad un territorio ricco di storia e cultura, dai miti di Enea e Palinuro ai resti delle colonie greche di Elea/Velia e Paestum.

Paestum

Nella Piana del Sele, vicino al litorale, sorge uno dei più importanti complessi monumentali della Magna Grecia dove è possibile ammirare gli antichi templi, mura e torri ben conservate e visitare il museo contenente oggetti di manifattura greca antica e lucana. Il pezzo forte del museo è costituito dai dipinti ritrovati nella cosiddetta tomba del tuffatore, unico esempio rimasto di pittura greca della Magna Graecia.

Tre sono i templi ancora ben conservati. Il Tempio di Nettuno, il Tempio di Athena e il tempio dedicato ad Hera. Costruiti tra VI e V secolo a.C., sono insieme a quelli di Atene ed Agrigento gli edifici templari meglio conservati dall’età classica.

Il sito fu scoperto nel diciottesimo secolo grazie alla costruzione della strada che ancora oggi divide in due l’anfiteatro. L’area archeologica di Paestum è stata riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità nel 1988.

Velia/Elea

Velia/Elea è un importante sito archeologico del Cilento, fondato verso il 540 a.C. da coloni focei. Al tempo dei Greci era denominata Elea, mentre i Romani la ribattezzarono Velia come scrisse Plinio nella Naturalis Historia.

La città, già colonia di Marsiglia, rimase tenace custode dell’ellenismo, continuando a usare la lingua greca anche nell’età imperiale; fu celebre anche per la scuola filosofica eleatica.

Oggi della città antica si osservano gli scavi iniziati da Amedeo Maiuri nel 1921 e continuati poi negli anni Cinquanta e Sessanta.

Si possono osservare, tra l’altro, i resti delle porte della città (Porta Rosa e Porta Marina), di un edificio termale, dell’acropoli, dell’agorà e del santuario di Poseidon Asphaleios.

Grotte di Pertosa

Se siete appassionati di speleologia, non potete non visitare le Grotte di Pertosa, l’unico sito speleologico in Europa dove è possibile navigare su un fiume sotterraneo, addentrandosi verso il cuore della montagna.

Il fiume Negro nasce in profondità e vi offre un affascinante viaggio in barca, immersi in un silenzio magico, interrotto soltanto dal fragore degli scrosci della cascata sotterranea.

Le grotte si estendono per circa tremila metri nel massiccio dei Monti Alburni, in un percorso dove stalattiti e stalagmiti decorano ogni spazio con forme, colori e dimensioni diverse, suscitando stupore ed emozione.

La visita guidata prevede un viaggio di oltre un chilometro, con 400 metri da percorrere in barca navigando sul fiume sotterraneo, per giungere alla cascata interna e visitare la Sala del Paradiso, per poi continuare sul ramo settentrionale scoprendo la maestosità della Grande Sala, le particolarità della Sala delle Spugne e il fascino del Braccio delle Meraviglie.

Roscigno

Roscigno è un borgo fantasma, ricco di fascino, che si trova nel cuore del Parco Nazionale del Cilento. Un luogo fermo nel tempo fatto di ruderi in pietra, vicoletti, aie e stradine dove la vegetazione ha preso il sopravvento.

E’ uno dei borghi abbandonati più belli d’Italia per le sue casette basse realizzate in pietra, il suo impianto rurale e i resti della chiesa e nel 1998 è stato inserito nella lista dei siti patrimonio Unesco

Roscigno Vecchia nacque come borgo di pastori, ma fu abbandonata a causa di continue frane e smottamenti a partire dal 1902. Nel corso degli anni 80 il paese abbandonato fu riscoperto da giornalisti e turisti e fu istituito il Museo della Civiltà Contadina.

Nel paese ora risiede un solo abitante, Giuseppe Spagnuolo che, dopo la morte di Dorina, unica vera ultima residente, si è trasferito in una delle vecchie case e trascorre le giornate in attesa di qualche visitatore a cui raccontare la storia di Roscigno.

Cascata dei Capelli di Venere

Nel cuore del Cilento c’è un posto dove lo scorrere dell’acqua ha creato uno spettacolo naturale che sembra uscito da una fiaba. Sono i Capelli di Venere, una cascata che nasce dalle acque del Rio Bussentino e che si trova nel comune di Casaletto Spartano.

La cascata prende il nome dalla rigogliosa pianta denominata “capelvenere”, un tipo di felce che caratterizza l’oasi. La cascata si trova alla base di un vecchio ponte normanno e vicino ai resti di un vecchio mulino.

Grazie a delle passerelle di legno è possibile giungere a pochi metri dalla cascata dove le acque regalano uno spettacolo meraviglioso prima di gettarsi in quelle del Rio.

Cala degli Infreschi

Porto Infreschi è considerato il gioiello marino del Parco Nazionale del Cilento. Ancora miracolosamente immune agli insediamenti umani, il porto naturale degli Infreschi è uno dei siti di maggiore suggestione dell’intero Cilento costiero, già utilizzato dalle navi romane.

Cala degli Infreschi è raggiungibile solo in barca o a piedi lungo il Sentiero del Mediterraneo, che muove dal porticciolo di Marina di Camerota.

Un angolo di paradiso al centro del quale si apre un approdo naturale, meta di numerosissimi diportisti durante la stagione estiva, protetto da bancate rocciose contro di cui si rompono le spumeggianti onde del mare.

Nelle acque di questa baia, con le sue sorgenti di acqua fresca e dolce che sgorgano dal fondo marino, sono stati spesso avvistati dei delfini, attirati dalla straordinaria abbondanza di pesce.

Molte Gelbison e Santuario

Il Santuario della Madonna del Monte Sacro di Novi Velia sorge sul sito di un antico luogo sacro, forse un tempio italico. Il santuario cristiano potrebbe essere opera di monaci basiliani italo-greci e le sue origini risalgono al 1323
Sul punto più alto del monte è situata la grande croce in travi d’accaio su cui è anche possibile salire. La struttura in estate è illuminata ed è visibile a decine di chilometri di distanza.

Ad ospitare il santuario, il monte Gelbison che offre uno straordinario punto panoramico. Dalla sua vetta si godono ampie vedute sulle valli ed i monti circostanti. Il monte Gelbison vanta un immenso patrimonio ambientale e naturalistico. Inserito all’interno del Parco Nazionale del Cilento, le vette del Gelbison ospitano animali affascinanti e in via di estinzione come il lupo, la martora e il picchio nero.

Le sue pendici sono attraversate da corsi d’acqua cristallini e molteplici rivoli e cascate caratterizzano la zona dove si possono visitare vecchi mulini e frantoi abbandonati.

Borgo di Castelnuovo Cilento

Castelnuovo Cilento è un piccolo borgo medievale del Parco Nazionale del Cilento, patrimonio dell’Umanità iscritto nella lista dei Siti UNESCO.

Il borgo è ricco di storia, a partire dal Castello e la Torre, ma anche la chiesa di Santa Maria Maddalena, il vicino Palazzo della famiglia Scelza e la piccola Chiesa di Sant’Antonio Abate.

Il Castello Talamo-Atenolfi e la sua Torre, risalenti al XIII secolo, sono posizionati su una collina che affaccia su tutta la valle di Velia.

Il paese rappresenta anche una vera e propria galleria d’arte grazie alle sculture in ciottoli di Guerino Galzerano, tra cui la suggestiva casa dei ciottoli.